Bella zio!

Alla fine essi hanno prodotto. Hanno scritto, hanno provato e poi si sono esibiti. Testi rap e canzoni pop. Ce l’hanno fatta. L’anno scorso mi avevano illuso col testo teatrale: inizio sfavillante – facciamo facciamo! – e finale desolante senza nulla di fatto.

Cinque classi, cinque testi, cinque stili diversi.

Riferimenti alle loro materie pratiche: “La besciamella tipo cemento Mandiamo il ristorante in fallimento”

Riflessioni filosofiche: “Le colonne stanno su da sole Le hai mai viste fare le capriole?”

La condizione di studente che strizza l’occhio alla poesia: “Con il volto bianco la prima ora sono stanco Se sto come d’inverno con il freddo sopra il banco”

Ambizione: “L’ossimoro lo dissero quelli che a scuola dissano Ma loro rischiano come sassi verso un vetro limpido”

Una spruzzata di saggezza dialettale: “Saria mejo magnar panoce che osei”

Grande soddisfazione del prof, devo dire. Bel momento di condivisione per tutti.

Presto proporrò i video delle interpretazione, il progetto non si ferma ma continua.

Cosa aggiungere? Yo!

fotina

 

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