Dopo aver scritto un libro dal titolo “Trieste senza bora”, pago una sorta di legge del contrappasso e passo a occuparmi di un video che si chiama “La scuola del vento”. Battute a parte, questa volta si tratta di un progetto composito e fresco in cui sono coinvolto come insegnante e che hanno realizzato essi. Mi sono limitato a coordinare tentando di stimolare i ragazzi e rendendo il prodotto multidisciplinare.
Andiamo con ordine: io insegno in un istituto alberghiero e la classe che ho diretto in questa avventura studia tecniche di sala e bar. I ragazzi della 2H, futuri camerieri, barman e operatori della ristorazione, partecipano con un loro video alla settima edizione della rassegna L’Energia dei Luoghi – Festival del Vento e della Pietra. Tra gennaio e febbraio essi si sono impegnati in un laboratorio creativo. Sono partiti dalla scrittura e hanno ideato a più mani una filastrocca, “La scuola del vento”, che ha poi dato il titolo a tutto il lavoro. Hanno approfondito le leggende legate al Carso e alla bora, hanno studiato i sistemi di vinificazione nella pietra e i vini del territorio come la Vitovska e il Terrano.
Nel video i ragazzi mostrano anche la procedura per realizzare un cocktail analcolico che hanno inventato sotto la direzione del maître Roberto Icolari, collega insegnante ed amico, e che hanno chiamato Il soffio del Carso: il cocktail è ispirato alla roccia e al vento e realizzato con caramello, panna, gazzosa e sciroppo Tropical Blu. Le riprese, che hanno avuto luogo nella sede didattica di Trieste e nella sede pratica di Basovizza all’ex ristorante Alla Posta, sono opera dei ragazzi stessi, come il montaggio, mentre la musica è stata scritta e suonata da uno di loro alla fisarmonica.
Il Festival del Vento e della Pietra è andato alla ricerca quest’anno di mondi dove sia possibile percepire, raccontare e trasmettere un Carso interiore e universale. Io spero che i miei allievi siano riusciti a interpretare questo spirito con il video che sarà visibile sui canali social Facebook e Instagram di IALWEB, IAL Trieste, L’Energia dei Luoghi e Turisti a Trieste.
E soprattutto, una volta di più, lasciatemi affermare: viva essi!
